La Medicina Personalizzata come settore strategico e il ruolo delle Regioni come forza trainante nell’attuazione di un modello efficace di assistenza sanitaria personalizzata. E’ questo l’assunto del paper pubblicato da Future Medicine. L’approfondimento, firmato da Christine Nardini, Venet Osmani, Paola G Cormio, Andrea Frosini, Mauro Turrini, Christos Lionis, Thomas Neumuth, Wolfgang Ballensiefen, Elio Borgonovi e Gianni D’Errico, passa in rassegna l’evoluzione del concetto di medicina personalizzata per arrivare a definire il ruolo degli enti regionali e locali nella modernizzazione della cura, ricerca e assistenza sanitaria.
Un percorso che ha portato la pratica medica a passare da un approccio tradizionale, prevalentemente reattivo e basato sulla malattia, verso la Medicina P: Personalizzata, Preventiva, Partecipativa, Predittiva e basata sulla popolazione. Ciò è stato possibile grazie agli sviluppi e ai risultati ottenuti in vari campi: dalla genomica, allo valorizzazione dei dati, fino al miglioramento delle capacità computazionali e della gestione della malattia. Nuovi strumenti e nuovi modelli utili alla decisione clinica, che permettono alla medicina di prevenire e anticipare l’insorgenza di malattie, identificare i rischi per la salute, prevedere la risposta alla terapia, rimodellando così i modelli di cura e migliorando sostanzialmente la capacità sanitaria.
Nel documento, inoltre, si sottolinea come la Medicina Personalizzata sia un obiettivo strategico per i responsabili politici nazionali e regionali. In tutta Europa, infatti, c’è una spinta a riorganizzare la catena del valore della Medicina Personalizzata a livello centrale e locale, al fine di ridurre la frammentazione, aumentare gli investimenti in infrastrutture condivise, facilitare la collaborazione tra scienza e industria e quindi accelerare il ritmo per fornire cure personalizzate.
Nuovi approcci che delineano lo sviluppo di un’idea di assistenza sanitaria personalizzata (PHC) concepita come un modello medico coordinato e strategico per la cura del paziente, che applica la biologia dei sistemi, come l’assistenza personalizzata, predittiva, preventivo e partecipata e distribuisce le tecnologie per adattare l’assistenza al percorso della salute. Nel delineare gli elementi costitutivi di un nuovo concetto di PHC, gli autori del paper arrivano a definire il coinvolgimento degli stakeholder regionali come elemento fondamentale per affrontare le principali sfide di salute pubblica, a partire dalla lotta alla diffusione del Covid-19. Gli enti locali e regionali europei – si legge nel documento – siano attivi nel PM e dovrebbero agire come abilitatore chiave di queste trasformazioni e raccomandiamo una maggiore integrazione di questi ultimi nelle iniziative strategiche attuali e future in Europa. Un auspicio che, sempre secondo gli autori dello studio, potrà realizzarsi grazie all’attivazione di importanti strategie, a livello europeo, come il partenariato sulla medicina personalizzata, con protagonisti gli enti locali e regionali, stakeholder fondamentali per l’attuazione di importanti iniziative pilota nel campo della ricerca e dell’innovazione sulla salute.
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